storie di città

Patrimonio
culturale

Appunti di città / 01

27mar 2020

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La rubrica periodica Appunti di città di Urban Lab esplora – in tempo di emergenza – temi, pratiche e sperimentazioni sui cambiamenti della città. Il primo numero è dedicato al rapporto tra cultura e città.

Il Patrimonio culturale è un insieme di elementi identitari cui le comunità attribuiscono un valore condiviso. Ne fanno parte la dimensione fisica delle nostre città e le risorse naturali, ma anche beni tangibili e intangibili e patrimoni digitali.

Celebrato nel 2018 dall’Unione Europea con il motto “Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro”, il patrimonio culturale ha una importanza particolare quando si parla di città. Valorizzarlo al meglio può essere un modo per attivare politiche di rigenerazione urbana più efficaci e radicate sul territorio, che facciano della dimensione corale e condivisa un fattore di sviluppo socioeconomico, contribuendo a istituire legami tra dimensione fisica, economica, sociale e relazionale.


Quando la cultura si fa impresa sociale

Nell’intervento che Elisa Rosso (Strategic Advisor di Torino Social Impact) ha fatto durante il workshop Rail City Lab, organizzato da Urban Lab per Città di Torino e FS Sistemi Urbani e dedicato alla riconversione di 7 aree cittadine un tempo occupate dalle ferrovie, viene affrontato il tema della cultura quando può, e deve, essere impresa sociale in una comunità cittadina. Trovate alcuni esempi e spunti di riflessione su cosa sta accadendo a Torino e non solo. Scarica e leggi il testo


Un esempio a Torino: Co-City

Avviato nel febbraio 2017, Co-City è il progetto della Città di Torino per promuovere la gestione condivisa dei beni comuni, ed è uno dei 18 vincitori del primo bando del programma europeo Urban Innovative Actions (UIA), a cui hanno partecipato 378 città da tutta Europa.
Co-City lavora sulla riqualificazione di beni immobili e spazi pubblici in condizioni di degrado o parzialmente utilizzati attraverso la stipula di patti di collaborazione tra l’Amministrazione e cittadini, come strumento di promozione della cittadinanza attiva e per il contrasto alla povertà e al degrado nelle aree più fragili della città.
L’Amministrazione comunale ha ricevuto oltre 120 proposte e più di 50 sono in fase di co-progettazione o attuazione. Tra queste: l’ex mensa scolastica a Falchera che viene trasformata in centro di aggregazione, il Parco del Fantastico a Borgo Vittoria, un rinnovato campetto di basket in corso Taranto o gli orti in cassone realizzati dalle detenute delle Vallette per il quartiere. Scopri qui le storie di Co-City.


E all’estero?

Guardando al progetto europeo ROCK (a cui Urban Lab partecipa con la Città di Torino), che sta progressivamente presentando gli esiti degli studi e delle azioni programmate in tre anni di lavoro, è possibile farsi un’idea dei molti modi e strumenti attraverso cui valorizzare e produrre patrimonio culturale.
Tra questi segnaliamo quello di Skopje che ha trasformato il suo centro storico, l’Old Bazaar, in un un living lab pieno di creatività e quello di Eindhoven che già da anni percorre questa strada nell’area degli ex stabilimenti Philips, Stijp-s. 

Abbiamo chiesto un approfondimento a Roberto Falanga, ricercatore dell’Istituto di Scienze Sociali dell’Università di Lisbona che da anni si occupa, anche attraverso il progetto ROCK, di rigenerazione urbana. Qui il video

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